sabato 10 dicembre 2011

Tradizioni erboristiche del Natale / Yule

Per questo ultimo post prima delle feste ho pensato di preparare una piccola scheda sulle piante che tradizionalmente si usano in questo periodo e le motivazioni storico-folkloristiche.


L'albero di Natale
Generalmente è il pino (e non l'abete); anticamente esso rappresentava il Dio-Sole che tornava alla vita, e nei culti indoeuropei era abitudine addobbarlo con offerte di frutta, pagnotte, simboli e sonagli in modo da propiziare l'abbondanza per l'anno a venire.



Ceppo natalizio
Anche questa tradizione nasce dalle antiche religioni precristiane. La sera prima del solstizio invernale si accendeva un grande falò con ceppi di pino per richiamare la forza del Sole che con il solstizio tornava a crescere nei cieli. Ogni abitante del villaggio portava a casa un tizzone per accendere il fuoco sacro in casa propria affinché fosse benedetta. Una volta spento il fuoco il tizzone bruciato veniva conservato dietro la porta d'ingresso fino all'anno successivo. Quello che rimane di questa antica tradizione è comunque un buonissimo dolce!

Il Vischio
L'abitudine di baciarsi sotto al vischio è l'ultima vestigia del significato più profondo di procreazione. Infatti presso i popoli Celti il vischio veniva considerato lo sperma degli Dèi. Il Druido aveva il sacro compito di tagliare un ramo di vischio dalla quercia su cui cresceva con un falcetto d'oro; il vischio non doveva toccare terra e veniva utilizzato durante le cerimonie invernali per Yule.






L'Agrifoglio
Questa pianta rappresentava anticamente uno dei due "Re dell'anno", ovvero i due solstizi. Il Re Agrifoglio vinceva sul Re Quercia in occasione del solstizio estivo e reggeva il trono per tutta la metà dell'anno in cui il sole "scende" verso l'orizzionte. Durante il solstziio invernale, invece, era il Re Quercia a vincere e a regnare per i sei mesi in cui il sole "viaggia" verso nord.



La Poisettia o Stella di Natale
Come molti sanno il suo colore rosso è ottenuto tenendo le piantine al buio per tutto l'autunno, poiché a dicembre il colore vira naturalmente verso il bianco. Inoltre non è il fiore ad essere rosso, bensì le foglie. La sua forma, che ricorda quella di una stella, è stata la fortuna di questa pianta scelta per rappresentare la più famosa "stella cometa" natalizia.




Oro, incenso e mirra
Tutti sappiamo cosa portarono i Magi, ma - sorpresa - l'oro non era affatto il prezioso metallo. A pensarci bene cosa c'entrava un metallo con due resine? E infatti anche l'oro era una resina, chiamata così per il suo colore giallo-arancio. Inoltre, anticamente, era consuetudine portare in dono agli Dèi le resine profumate da bruciare nei templi, affinché il soave aroma giungesse ad essi attraverso i cieli.




Crediti d'immagine
Albero di Natale: tempolibero.blogosfere.it
Ceppo di Natale: giallozafferano.it
Vischio: verdepomodoro.blogspot.com
Agrifoglio: giardino-piante-fiori.lacasagiusta.it
Poinsettia: en.wikipedia.org/wiki/File:Flower_poinsettia_D2.jpg
Oro, Incenso e Mirra: di mia appartenenza

venerdì 25 novembre 2011

Acquista online!

Da oggi potete acquistare online i miei prodotti: incensi, profumi, unguenti, sali da bagno, elisir e molto altro.

Tutti gli articoli contengono esclusivamente ingredienti 100% naturali e biologici. Ci sono ricette originali come l'antico Kyphi egiziano (quello vero!), ma anche nuove ricette studiate in base alle moderne tendenze.

Per il momento si possono acquistare incensi naturali a questo link di Facebook: Lovely World Shop - Incensi


(Per effettuare gli ordini vedi pagina info)

lunedì 21 novembre 2011

Deodoranti per per il corpo "fai da te"

Oggi vi parlo dei deodoranti per la persona (più avanti affronteremo anche quelli per gli ambienti, per l'auto, per la cuccia, ecc...) perché in commercio si trovano prodotti eccessivamente aggressivi che spesso "rovinano" la pelle peggiorando il problema dei cattivi odori. Molti di voi sicuramente si sono accorti che, a lungo andare, il proprio deodorante sembra perdere efficacia e occorre cambiare tipo o marca. Salvo poi ricominciare daccapo e magari ritornando al vecchio tipo. In realtà è la nostra pelle che, aggredita da determinati elementi chimici, reagisce anch'essa chimicamente con una sorta di "rigetto". Inoltre molti deodoranti in commercio contengono alluminio ed è stato provato che l'uso di tali prodotti unito alla depilazione ascellare provoca tumori al seno.

Impariamo quindi ad utilizzare prodotti naturali anche per piedi e ascelle in modo da non sovraccaricare il nostro corpo con prodotti di sintesi.


Deodorante in stick
1 parte di bicarbonato
3 parti di amido di mais
2 parti di alcool alimentare
2 parti d'acqua distillata
8 parti di cera d'api
Per prima cosa bisogna far sciogliere la cera d’api a bagnomaria e successivamente si va ad unire gli altri ingredienti mescolando. In fine si versa il tutto in uno stampo adatto, ad esempio, uno stampo piccolo per budini. Se invece state cercando la tipica forma di deodorante in stick, basta versare il composto in un cilindro della carta igienica ben isolato all’interno con del nastro adesivo o con la pellicola.

Deodorante talco-non-talco per i piedi
125 gr di farina di mais
125 gr di bicarbonato di sodio
6 gocce di olio essenziale (i più indicati sono menta, eucalipto e timo)
Mescolare bene gli ingredienti in polvere e, sempre mescolando, aggiungere gli oli essenziali. In questo modo otterrete un talco-non-talco che non solo profumerà e rinfrescherà i vostri piedi, ma li terrà asciutti senza intasare i pori (come invece fa il talco normale).

Deodorante per ascelle fresche e asciutte (*)
2 cucchiai di amido di mais
2 cucchiai di bicarbonato
2 gocce di o.e. di salvia
2 gocce di o.e. di limone
2 gocce di o.e. di menta
Mescolare bene per evitare la formazione di grumi e per far sì che l’olio di salvia sia ben distribuito per tutta la polvere. Conservare in un vasetto di vetro. Questo deodorante in polvere si usa con un pennellone per profumare, disinfettare e rendere asciutte le ascelle. Infatti mais e bicarbonato assorbono il sudore e disinfettano la pelle, la salvia ne evita la ricomparsa, il limone profuma e la menta rinfresca.

Deodorante alla Lavanda e Tea Tree oil
100 ml di acqua distillata
4 cucchiai di bicarbonato di sodio
8 gocce di olio essenziale di lavanda
8 gocce di olio essenziale di tea tree oil (o.e. di melaleuca)
2 gocce di olio essenziale di limone (opzionale, per la profumazione)
In un contenitore di vetro versare l’acqua e aggiungere il bicarbonato un po’ alla volta fino a raggiungere la saturazione (fino a quando, cioè, seppur mescolando il bicarbonato non si scioglie più e rimane sul fondo). Lasciar riposare per circa mezzora scuotendo una volta ogni tanto. Travasare la soluzione in un flaconcino spray e aggiungere gli oli essenziali.
Questo deodorante va bene sia per le ascelle, sia per i piedi, l’importante è agitare bene prima dell’uso.
Il bicarbonato aiuta a prevenire cattivi odori ma non blocca la sudorazione, quindi se si ha una sudorazione abbondante è meglio utilizzarlo solo per far riposare le ascelle dai deodoranti aggressivi che si trovano normalmente in commercio.

Piccoli rimedi antisudore
Molte persone non sopportano i deodoranti in commercio (e come dargli torto visto che sono una miscela esplosiva di prodotti chimici), quindi se siete fra questi, ma non volete spignattare con i deodoranti naturali, allora è presto fatto:
Soluzione 1 – tagliate a metà una patata cruda e passatela sotto le ascelle. Il sudore diminuirà senza emettere odori;
Soluzione 2 – stessa cosa di prima ma con la polpa del limone: rinfresca e disinfetta la pelle;
Soluzione 3 – acquistate una boccetta di tintura madre di salvia e con un batuffolo passatela sotto le ascelle: la salvia è il peggior nemico del sudore, dei batteri e del cattivo odore!
Soluzione 4 – procuratevi un pezzo di allume di potassio, bagnatelo leggermente e usatelo come un comunissimo deodorante stick: il potassio disinfetta la pelle e uccide i germi che causano il cattivo odore.




NOTE
- Tutte le ricette contrassegnate con l'asterisco (*) sono di mia creazione e testate solo su di me, perciò vi prego di fare attenzione e di leggere bene il disclaimer prima di provarle su di voi.
- Quando parolo di oli essenziali mi riferisco sempre e comunque ad olii purissimi e ingeribili.


Crediti d'immagine
copertina: http://www.pourfemme.it
alluminio: http://www.decretino.it
bicarbonato: http://viaggionelmondosostenibile.blogspot.com
allume di potassio: http://cosmetici.vivastreet.it

giovedì 3 novembre 2011

Veg'up: il makeup vegano fai-da-te

Al giorno d'oggi non è affatto semplice rimanere fedeli ai propri principi vegani o animalisti in fatto di makeup. I cosmetici in commercio sono testati sugli animali oppure contengono ingredienti di origine animale e sempre più persone preferiscono scegliere prodotti cruelty-free. E' vero: esistono alcune marche cosmetiche vegane, ma spesso sono difficili da reperire, soprattutto nelle piccole città, oppure hanno costi molto alti.
Altre persone, invece, sono ipersensibili agli ingredienti sintetici contenuti nei cosmetici e anche per loro è un bel problema mettere d'accordo un bel makeup con una pelle sana senza l'attacco dei prodotti chimici.

Bene, per tutte coloro che vogliono un makeup sano, naturale e soprattutto animal-friendly ecco a voi alcune ricette per un trucco senza inganni.



Correttore
Amido di riso (o argilla bianca se preferite)
Coloranti alimentari liquidi o in polvere (rosso, arancio, giallo, marrone)
Per prima cosa dovete preparare il colore che vorrete ottenere alla fine. Perciò in una ciotola versate piano piano i coloranti alimentari di diverse colorazioni fino ad ottenere la tonalità desiderata.
In un’altra ciotola versate un po’ di amido (o di argilla) e aggiungete poco alla volta la miscela di colore ottenuta in precedenza. Se avete optato per i coloranti liquidi dovrete aspettare qualche ora che il composto si asciughi per bene.
Quando la polvere sarà pronta mettetela in un vasetto con coperchio a vite. Al momento dell’utilizzo potete scegliere se aggiungere qualche goccia d’acqua oppure di olio di mandorle: il risultato sarà ovviamente diverso a seconda che vogliate un correttore molto asciutto o più pastoso.

Fondotinta
1 parte di burro di karité
2 parti di olio di mandorle
Argilla rosa (calamina) qb
Sciogliere a bagnomaria il burro di karité insieme all’olio di mandorle e togliere dal fuoco. Mentre il composto è ancora caldo aggiungere la calamina fino alla tonalità desiderata. Aggiungere olio di mandorle se il composto diventa troppo duro raffreddandosi.

Cipria profumata
Amido di riso
Coloranti alimentari in polvere (rosso, arancio, giallo, marrone)
Olio essenziale (a scelta tra rosa, gelsomino, garofano, geranio o ylang ylang)
La preparazione è moto simile a quella del correttore: mescolate prima i coloranti per raggiungere la tonalità desiderata e poi aggiungetela all’amido di riso (tenete conto che l’amido di riso stempererà la tonalità iniziale quindi dovrete eseguire delle correzioni strada facendo). Infine aggiungete 10 gocce di o.e. per ogni 50 gr di cipria. Omogeneizzate per bene e versate in un vasetto con coperchio a vite.
Si applica come qualsiasi altra cipria non compatta.

Phard
Stesso procedimento della cipria, ma con colori più forti e senza olio essenziale.

Mascara
E’ facilissimo: basta mescolare ana parti di gel di aloe e di carbone attivo (si può acquistare in pastigliette in erboristeria o nel reparto salutistico dei supermercati):
¼ di cucchiaino di gel di aloe
¼ di cucchiaino di carbone attivo
Amalgamate gli ingredienti fino ad ottenere una pasta semiliquida e priva di grumi. Immergete l’applicatore di un vecchio mascara ben pulito e applicatelo sulle ciglia come di consueto. Per rimuoverlo basta un dischetto di ovatta imbevuto di acqua calda.

Ombretto minerale
3 cucchiaini di biossido micronizzato di titanio
1 cucchiaino e mezzo di magnesio stearato
½ cucchiaino di oxychloride bismuto
2 cucchiani di sericite mica (a scelta perlata o mat)
¼ di cucchiaino di olio di jojoba
Ossido di ferro del colore che preferisci q.b.
In una ciotola mescolate il biossido di titanio, il magnesio stearato e l’oxychloride bismuto. Ora aggiungete l’ossido di ferro del colore scelto, tenendo conto che il colore sarà più deciso in base alla quantità. Una volta raggiunta la tonalità desiderata aggiungere la sercite e l’olio di jojoba. Amalgamare tutto e versare in un vasetto. L’ombretto ottenuto è ovviamente in polvere e sarà molto facile da applicare con un pennellino.

Burro per le labbra
Ingredienti per 100 gr:
60 gr di burro di karité puro (ovvero solido)
20 gr di olio di jojoba
10 gr di olio extravergine di oliva
10 gr di vitamina E (oppure di acetato di tocoferile - vit. E - in farmacia)
Sciogliete il burro di karité a bagnomaria e nel frattempo mescolate gli altri ingredienti in una ciotola a parte. Quando il burro sarà completamente sciolto versatelo nella ciotola con gli altri ingredienti e lasciate raffreddare. Una volta raffreddato il composto va messo in un vasetto a vostro piacimento, comunque che sia comodo per essere utilizzato con le dita.
Questa ricetta lascia le labbra mille volte più idratate, nutrite e morbide di qualsiasi prodotto in commercio ;)

Burro di cacao (quello vero)
Burro di cacao (lo trovi in pasticceria)
Burro di karitè (lo trovi in erboristeria)
Vitamina E in olio
Olio di jojoba
Sciogliere a bagnomaria i due burri in parti uguali e mescolare. Togliere dal fuoco e lasciar intiepidire, poi aggiungere un cucchiaio di olio di vitamina E e qualche goccia di olio di jojoba e mescolare molto bene. Infine, quando l’impasto è ancora tiepido, versare in un vasettino e lasciar solidificare il tutto. A scelta potete aggiungere pochissime gocce di olio essenziale di vostro piacimento.

Volumizzante per le labbra 1
1 cucchiaino di burro di karité puro
1 cucchiaino di olio d'oliva
½ cucchiaino di zenzero in polvere
½ cucchiaino di paprika in polvere
Vitamina E in olio
O.e. di menta piperita
Sciogliete molto lentamente a bagnomaria il burro di karité insieme all’olio di oliva e a qualche goccia di olio di vitamina E. Una volta ben sciolti gli ingredienti, aggiungete lo zenzero e la paprika continuando a mescolare. Togliete dal fuoco e lasciate intiepidire per 2 o 3 minuti, poi aggiungete qualche goccia di o.e. di menta (dovete aspettare qualche minuto perché altrimenti l’eccessivo calore farebbe evaporare troppo in fretta l’o.e. di menta). Versate in un vasetto e lasciate raffreddare del tutto.
Paprika, zenzero e menta avranno un effetto tonicizzante sulle labbra che sembreranno più voluminose. Se il gusto non vi piace o se è troppo o troppo poco “pizzicarello” potete risciogliere il tutto e fare le dovute correzioni.

Volumizzante per le labbra 2
Glicerina 1,5 gr
Burro di karitè puro 2 gr
Tocoferolo acetato (o Vit. E) 1 gr
Olio di ricino 4 gr
Oleolito di peperoncino 4 gr
Mica bianca 0,2 gr
Mentolo in cristalli 0,1 gr
Alcool alimentare  0,1 gr
una ciotola versare i cristalli di mentolo, l’alcool e l’olio di ricino e mescolare. Aggiungere la mica e mescolare fino a completa amalgamazione. Aggiungere il burro di karitè e il tocoferolo e mettere tutto a sciogliere a bagnomaria.  Una volta sciolto tutto aggiungere la glicerina e l’oleolito di peperoncino mescolando per far amalgamare il tutto. Lasciar raffreddare e versare in un vasettino per balsamo o in un flaconcino da lipgloss.

Rossetto ai mirtilli
½ litro di acqua
300 gr di mirtilli (anche surgelati)
50 gr di olio di mandorle
30 gr di burro di karité
Portare ad ebollizione l’acqua, dopodiché aggiungere i mirtilli e continuare la cottura per circa 15 minuti. Togliere dal fuoco e filtrare. Rimettere tutto a bollire per altri 15 minuti, mescolando e facendo attenzione che il composto non si attacchi al fondo della pentola.
In un’altra pentola scaldare l’olio di mandorle, poi aggiungere il burro di karité in modo da farlo sciogliere, infine aggiungere il concentrato di mirtilli e mescolare fino a che il composto non diverrà molto consistente. Lasciar raffreddare e versare in un vasetto da lucidalabbra. 

Struccante bifasico
In un flaconcino con o senza spray:
60 ml di olio di Jojoba
30 ml di infuso di camomilla
3 gocce di estratto di semi di pompelmo (se puro, basta una goccia)
15 gocce di vitamina E in olio (potete usare l’Olio Vea oppure le capsule di vitamina E in perle)
2 gocce di o.e. di camomilla
2 gocce di o.e. di rosa
Visti i componenti la soluzione sarà bifasica, perciò dovrete shakerare per bene il flacone prima dell’utilizzo.



Fonti
http://shellyfish.wordpress.com/2008/05/19/make-your-own-vegan-beauty-products-magical-make-up-remover-ou-serum-demaquillant-biphase/
http://www.inerboristeria.com/trucco-minerale-fai-da-te.html
http://donna.tuttogratis.it/bellezza/make-up-fai-da-te
http://www.saperlo.it/guida/come-preparare-un-rossetto-fatto-in-casa-4545

Crediti d'immagine
http://free-extras.com/search/1/lips.htm
http://images.yourdictionary.com/face-powder
http://www.ftfmarket.com/12-tips-for-eyeshadow

Logo
Il logo "Veg'up" è di mia creazione.


 

martedì 25 ottobre 2011

Zucche e pipistrelli

E' tempo di zucca (e di sale in zucca!) perciò vediamo come usarla al meglio a spasso tra ricette cosmetiche, culinarie e spaventosamente Halloweeniane :D

La zucca (curcubita pepo) è una pianta ricca di vitamina A, efficace per equilibrare i ricambi cellulari; la polpa è rinfrescante, lassativa e diuretica. I semi, ricchi di sostanze grasse e proteine, sono vermifughi, rinfrescanti, calmanti e adatti nella cura della prostata.
Polpa e semi sono sedativi e ipnotici. La zucca è indicata in caso di insonnia, infiammazioni, soprattutto delle vie urinarie, nella dissenteria, nei disturbi dell'apparato digerente, nelle emorroidi. Anticamente nelle malattie per difetto di umido si usava la polpa cotta nell'olio.

Poche calorie!
La polpa di zucca è ipocalorica (solo 15 calorie ogni 100 grammi!) grazie alla presenza al suo interno di un'alta concentrazione di acqua (94%) e una bassissima percentuale di zuccheri semplici. Grazie al suo sapore dolciastro è ideale anche per l’alimentazione dei bambini, soprattutto se abbinata a pasta o riso.
Fornendo un basso apporto di calorie, un centrifugato arancione è perciò leggero ed è allo stesso tempo un concentrato di salute. Come ogni ortaggio di colore giallo-arancio, la zucca è particolarmente ricca di vitamine A e C, di minerali quali ferro, potassio, calcio e fosforo e di molte fibre.
La zucca è indicata nella prevenzione dei tumori e per mantenere un corretto equilibrio idrico dell'organismo e delle mucose.

Passiamo alla parte pratica.
I semi sono utili per prevenire e sostenere la terapia contro le disfunzioni a livello delle vie urinarie. Sono inoltre un sicuro aiuto contro la tenia.

Aggiunto al latte o al succo di frutta, l'estratto di zucca è indicato nel controllo delle nausee mattutine, dei disturbi gastrici e prostatici.

La zucca aiuta a prevenire le rughe, distende la pelle, combatte i radicali liberi e, grazie alla presenza di fibre, aiuta nella regolazione delle funzioni intestinali.

E’ un ottimo lassativo. Berne il succo la mattina, oppure aggiungerla cruda, a striscioline, nell’insalata mista.

I semi di zucca contengono molto zinco, indispensabile per la produzione di testosterone, l’ormone maschile e sembra avere un’azione efficace contro l’ingrossamento della prostata.

La polpa di zucca condita con assenzio e sale è considerata un efficace rimedio contro il mal di denti. Mentre aceto caldo e polpa di zucca sono rimedi efficaci contro le gengiviti.

Infuso
3 fiori di zucca in 1/4 di acqua bollente è tonico e ricostituente.

Cataplasmi contro le ustioni
Polpa e foglie vengono utilizzate per cataplasmi sulle ustioni. Le foglie vanno pestate bene bene fino a raggiungere la consistenza di una pappetta.
La polpa, schiacciata e ridottta in poltiglia, può essere usata come lenitivo anche in caso di infiammazioni cutanee.

Maschera alla zucca
La zucca è molto ricca di vitamina A che aiuta a rigenerare la pelle e mantenerla sana.
Per preparare questa maschera fate bollire per 15 minuti una fetta di zucca tagliata a pezzetti, poi schiacciatela, aggiungete un cucchiaino di panna liquida fresca e amalgamate bene. Fate raffreddare e quando è a temperatura ambiente stendetela su viso e collo ben puliti e lasciatela in posa 10 minuti. Evitate il contorno occhi e labbra.
Infine sciacquate con acqua tiepida e stendete un leggero velo di crema idratante.

Maschera levigante anti punti neri
4 cucchiai di polpa di zucca
2 cucchiai di panna fesca
3 cucchiai di miele
Unite 4 cucchiai di polpa di zucca (possibilmente quella gialla) a 2 cucchiai di panna fresca e 3 cucchiai di miele. Schiacciate la polpa con gli altri ingredienti e mescolate bene.
Applicate sul viso per 10 min. circa e sciacquate con acqua tiepida.
Tutte le pelli, specie quelle grasse e con i punti neri, saranno più pulite e levigate!

Terapia ai semi di zucca
Molti problemi di stress, di intestino, ecc.. sono dovuti a determinati parassiti che lo "frequentano". Per stare in piena forma ed eliminare i parassiti intestinali, fate all' inizio della primavera una "cura con i semi di zucca".
Tritiate i semi sbucciati con un mortaio o con il macinacaffe'. Riempite circa tre bicchieri da acqua di questa polvere. Preparate un litro di latte intero di giornata, fatelo bollire bene spegnete il fuoco e dopo circa cinque minuti aggiungete, mescolando bene, la polvere dei semi. Riaccendete il fuoco al minino sul fornello, rimettete lo scaldalatte e mescolate quasi in continuazione per 7/10 minuti.
Una volta raffreddato, rimescolate il tutto, versare in un barattolo di vetro e riporre in frigorifero.
Al mattino iniziamo la "terapia": un'ora prima della colazione due cucchiai da minestra, e due cucchiai tre ore dopo la cena (se vi addormentate prima mettete la sveglia). Per una settimana niente storie. La sera dopo la cura e' bene, per eliminare le uova dei parassiti, fare un clistere. Un bicchiere di latte,uno spicchio d'aglio pestato bene bene, si filtra con garza (sterile), e si fa l'enteroclisma. Provare per credere!


E ora spazio al palato!
Di seguito qualche buona ricetta semplice semplice ;)


Bruschetta Zucca e Cipolla
ingredienti per 4 persone
4 fette di pane
200 gr di zucca
1 cipolla
2 cucchiai di pinoli
1 cucchiaio di capperi sotto sale
3 cucchiai d’olio d’oliva
1 cucchiaio di aceto di vino
sale
pepe
procedimento
Sbucciate la zucca, togliete i semi e tagliatela a cubetti. Bollitela in acqua salata insieme alla cipolla tagliata a pezzi grossolani. Scolate, condite la cipolla con l’aceto, la zucca con i capperi ben sciacquati e scolati e unite il tutto aggiungendovi un pizzico di sale e pepe. Fate rosolare i pinoli in un padellino con poco olio e aggiungeteli alla zucca. Una volta preparato il condimento mettetelo sul pane abbrustolito.

Crocchette di zucca e grana
Ingredienti:
300 gr di polpa di zucca pulita da cuocere a vapore - 160 gr di farina - 3 uova - grana padano grattugiato - noce moscata - un amaretto - lievito in polvere per torte salate - sale - olio per friggere.
Procedimento
Passate la zucca cotta al passaverdure amalgamando la purea con un uovo, 2 tuorli, la farina, l’amaretto sbriciolato, una grattatina di noce moscata, 2 cucchiaiate di formaggio grattugiato, mezza bustina di lievito e, per ultimi, i 2 albumi avanzati montati in neve ben soda con un pizzichino di sale. Riscaldate abbondante olio nella padella dei fritti e gettatevi l'impasto a piccole cucchiaiate; scolate le crocchette su un foglio di carta assorbente da cucina e servitele ben calde.

Zuppa alla Zucca (un classico)
ingredienti
500 ml di acqua, 1 cipolla piccola, 250 g di zucca lessa, 400 ml di brodo di dado, gambi di porro, noce moscata, 250 ml di latte scremato, sale e pepe.
procedimento
Mettere la cipolla e i porro tagliati a fettine in una casseruola. Aggiungere 1 bicchiere di acqua e cuocere per circa tre minuti. Prima che si asciughi unire la polpa di zucca, il brodo, il resto dell'acqua, la noce moscata. Portate a ebollizione e abbassate un po' il fuoco. Cuocete per 5 minuti. Abbassate ancora il fuoco e aggiungete il latte. Fate attenzione a non portare a ebollizione. Condite con il pepe ed emmental grattugiato guarnite con le foglie di porro.

Budino di Zucca
ingredienti per 6 persone
500 g polpa di zucca
750 ml di latte
150 g di maizena
200 g di zucchero
4 arance
burro
un pizzico di sale q.b.
Procedimento
Tagliate la zucca a cubetti e fatela bollire in acqua leggermente salata finché non si ammorbidisce. Una volta cotta, fatela sgocciolare per bene e poi riducetela in purea. In un pentolino sciogliete la maizena con il latte, avendo cura di mescolare affinché non si formino grumi. Non appena il latte comincia a bollire aggiungete, la zucca, lo zucchero, la buccia grattugiata di un arancia e il succo di 3 arance. Amalgamate bene il tutto e rovesciate il composto nello stampo. Fate raffreddare a temperatura ambiente. Potete utilizzare uno stampo unico o degli stampini monoporzione e decorare il budino con spicchi di arancia e foglie di menta. Potete scegliere di accompagnare il budino con una salsa di calda al cioccolato, ottenuta sciogliendo della cioccolata fondente a bagnomaria.


Curiosità
Il dizionario Zanichelli fa derivare il termine zucca da "cocutia" (testa), poi trasformato in "cocuzza", "cozuccae" e, infine, zucca.

Se volete avere qualche info sulle zucche di Halloween e la loro leggenda cliccate qui.
Invece per fare una zucca da paura cliccate di qua.

 

venerdì 7 ottobre 2011

Ottobre color fitolacca

La fitolacca (phytolacca: dal greco phyton=pianta e dall'arabo lakk=colore) è un arbusto facilmente reperibile in questo periodo e lo si può trovare sia in campagna che in città.
Le sue bacche contengono un succo altamente colorante che può essere utilizzato per tingere cotone, lino e lana con degli splendidi toni di rosso violaceo.

Come si fa? E' davvero semplice, bastano un paio di pentolacce, un cucchiaio di legno e una giornata da dedicare ad un bricolage di puro divertimento :)

Prima parte
Per prima cosa bisogna pesare le bacche: utilizzate 100 gr di bacche ogni 100 gr di tessuto da tingere.
Ora frullate le bacche, così da renderle simili ad una poltiglia, che cederà più facilmente il proprio colore. Mettete poi la poltiglia ottenuta in una pentola e versate il doppio del suo volume in acqua. Portate questa miscela ad ebollizione mescolando con un cucchiaio di legno e fate bollire a fuoco lento per circa un'ora. Dopo la bollitura spegnete il fuoco e fate raffreddare completamente.
La cosa migliore è quella di far riposare il decotto così ottenuto per 6 o 7 ore, così da ottenere una bella tonalità intensa. Perciò potete prepararla al mattino o all'ora di pranzo, andare tranquillamente al lavoro per poi proseguire la sera. Oppure prepararla di sera e continuare il giorno seguente. In ogni caso, dopo il riposo filtrate il decotto con una mussola o comunque con un panno a trama fine.

Seconda parte
Preparate una soluzione di acqua e sale fatta in questo modo: 1 parte di sale e 15 di acqua fredda. Prendete la stoffa che volete tingere (può essere un vestito, un rocco di lana, un foulard o una borsa di stoffa... ma che sia sempre un capo fatto di tessuto naturale) e immergetela completamente, poi portate ad ebollizione lasciate bollire per un'ora (fate attenzione che l'oggetto scelto sia resistente ad una bollitura così lunga).
Dopo la bollitura sciacquate abbondantemente il capo con acqua fredda e strizzate per bene.
Ora prendete il decotto freddo e immergeteci il capo appena strizzato. E' importante che il decotto copra l'oggetto completamente, quindi preparatene una giusta quantità oppure, se vi accorgete all'ultimo che è poco, aggiungete un po' d'acqua. Portate di nuovo ad ebollizione, a fuoco lento, per un'altra ora. Se il colore non vi soddisfa, potete far bollire ancora una mezzoretta.
Finita la bollitura portate la pentola sotto il getto freddo del rubinetto e attendete che l'acqua fredda sostituisca il decotto. Poi passate al risciacquo: è importante sciacquare bene il capo molte volte, finché non "scarica" più il colore.

Ora fate asciugare e godetevi il nuovo fiammante colore del vostro vestito (o qualsiasi altra cosa abbiate scelto!)




Fonti
http://it.wikipedia.org/wiki/Phytolacca
http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=14668
http://www.lareginadelsapone.com/2010/01/tingere-i-tessuti-in-modo-naturale.html
http://www.comefaretutto.com/come-tingere-tessuti-naturalmente/

Immagine di copertina: di mia appartenenza.
www.sheezooki.com 

Altre immagini
http://www.comefaretutto.com
http://mimmapallavicini.wordpress.com

giovedì 22 settembre 2011

Fiori di Bach: effetto placebo?

Alcune persone pensano che l'omeopatia e le cure alternative funzionino grazie all'effetto placebo. Ma allora come spiegano le guarigioni dei bambini piccoli e degli animali?
Per fare chiarezza su questo tema, ho chiesto aiuto a Camilla Marinoni, naturopata esperta di Fiori di Bach. Di seguito un suo intervento e a fine articolo una breve carrellata di quattro testimonianze che ho raccolto fra le tante.


"Molti ritengono che la floriterapia sia un effetto placebo dovuto alla suggestione su soggetti influenzabili. Per capire cosa s’intendesse, ho fatto una ricerca su Wikipedia per capire il significato della parola. Questa è una sintesi di quello che ho trovato:
“Per placebo si intende ogni sostanza innocua o qualsiasi altra terapia o provvedimento non farmacologico che, pur privo di efficacia terapeutica specifica, sia deliberatamente somministrato alla persona facendole credere che sia un trattamento necessario.
Per effetto placebo si intende una serie di reazioni dell'organismo ad una terapia non derivanti dai principi attivi, insiti dalla terapia stessa, ma dalle attese dell'individuo.
si aspetta o crede che la terapia funzioni, indipendentemente dalla sua efficacia "specifica
Il meccanismo alla base dell'effetto placebo è "psicosomatico" nel senso che il sistema nervoso, in risposta la guarigione spontanea di un sintomo o di una malattia, così come pure il fenomeno della regressione verso la media.

Come dimostrare il contrario? In effetti, negli occhi miei clienti vedo insinuarsi il dubbio quando prescrivo loro una boccettina d’acqua, con dentro del brandy e due gocce per ogni fiore.
Parlo di memoria dei fiori trasmessa nell’acqua!!!
Iniziano a fidarsi quando i fiori fanno effetto e vedono i benefici. Ma potrebbe essere ancora semplicemente un effetto placebo…
Ho le prove che abbia un effetto reale, quando la somministro anche ai bambini e agli animali.
Riporto qui due casi su animali, dove si sono ottenuti ottimi risultati.
Il primo caso, che ho seguito io, è su una giumenta, Zazzi. Tracrivo l’email che mi aveva inviato la sua padrona:

“Quando l'ho acquistata, Zazzi era una cavalla di tredici anni, deperita, spaventata, aggressiva con gli altri cavalli e diffidente con gli uomini. Non si risparmiava in passeggiata, affrontava con incoscienza tutte le difficoltà e, al contrario degli altri cavalli, come accade a tutti quelli che non se la sono passata bene, non aveva vizi.
Ora, dopo quattro anni con me, é cambiata in meglio per certi aspetti, in peggio per altri. E' diventata una bellissima "bestiona" di cui vado orgogliosa: ben pasciuta, tonica, altezzosa, criniera e coda folte e lucide!
Se li conosce e non si tratta di condividere il fieno, non è aggressiva con i suoi simili; pur non essendo socievole, cerca però la loro presenza, soprattutto quella di alcuni, che sembrano rassicurarla. Ultimamente sono riuscita a uscire da sola con lei senza molte difficoltà e ne sono rimasta stupita. Mi riconosce, si lascia pulire le zampe senza scalciare ed è molto sensibile agli zuccherini di ricompensa che mi hanno aiutato a farle accettare cose che prima rifiutava di fare.
E', però, impaziente; ad esempio si innervosisce quando il cavaliere dimostra incertezza nella scelta del percorso. E' eccessivamente competitiva: in gruppo vuole essere sempre  tra i primi (ma solo raramente la prima) e, al galoppo, vuole superare tutti.
E' paurosa; basta un'ombra per farla trasalire e fare scelte assolutamente irrazionali e pericolose: sulle salite, presa da autentico panico, si volta per scappare al galoppo in discesa oppure scarta bruscamente rimanendo in bilico su una ripa scoscesa. A onor del vero, però, risponde con prontezza ad una forte tirata di redini.
Ultimamente ha acquisito due nuovi vizi, che temo di avere causato io con la mia indulgenza e il mio timore di farle male con il morso: tirare giù la testa  per brucare (ovviamente con me in sella e strappandomi quasi le redini di mano) e sbattere la testa per avere redini, anche a costo da disarcionarmi, quando è lanciata al galoppo. Con un pò di severità il primo sembra risolto; il secondo mi crea più problemi e, dopo due cadute consecutive, non me la sono più sentita di galoppare con lei.
Parte del problema dipende sicuramente da me. Io umanizzo molto la cavalla, sono apprensiva, le comunico le mie ansie, voglio- come dire?- ricompensarla per le brutte esperienze che ha subito. Invece lei avrebbe bisogno non tanto di una "mamma" quanto di un capobranco, che le infonda sicurezza, dominando le situazioni con decisione e un po’ di "cattiveria".
Io mi sto imponendo di essere più determinata nelle richieste e più "cattiva" (?) quando serve; per trovare la forza di farlo, mi dico che è meglio un po’ di severità prima, piuttosto che trovarmi a vendere la cavalla perché non la so più gestire. Vorrei però che Zazzi fosse meno impulsiva, nevrile e più controllata.
A questo punto mi sorge un dubbio...non sarò forse io quella da curare con i fiori?”

A Zazzi ho prescritto un bouquet di fiori che le abbiamo somministrato  nell’acqua dell’abbeveratoio:
Chestnut Bud: apprendere i comandi della sua padrona
Star of Bethlehem: per chiudere con le esperienze negative del passato
Impatiens: per renderla meno impaziente e più tollerante egli errori della cavallerizza
Mimulus: per aiutarla a superare tutte le sue paure
I cavalli sono animali molto sensibili, quindi il bouquet di fiori di Bach utilizzato, ha fatto subito effetto. Subito dopo, è entrata in terapia anche la padrona…

Il secondo caso, decisamente più particolare, è stato somministrato su un Boa Costrictor, di nome Malfoy, da un mio collega, Massimo Brazzini.
Riporto qui sotto il link dell’articolo pubblicato nel 2008 sul Giornale dell’Unione di Floriterapia di Milano


Testimonianze

"La mia ragazza aveva una fastidiosa psoriasi sulle mani e sui piedi. Le ha provate tutte. Alla fine ha tentato con i Fiori di Bach che le ha dato uno specialista qui in zona e le è passata. Io da freddo razionalista psicologo credo che il fatto che lei abbia creduto così intensamente a questo rimedio abbia fatto sì che il rimedio funzionasse. Ma tant'è, ha funzionato e va bene così."
S.C. di Macerata

"Io li ho provati per un breve periodo l'inverno scorso; stavo attraversando una fase molto difficile, molto critica e stavo quasi dando di matto. Beh, ti dirò: mi hanno fatto molto bene, mi hanno tranquillizzata senza rintronarmi e mi hanno "snebbiato" la mente. Ero più razionale e vispa, quindi, per la mia esperienza, anche se breve, sono stata piuttosto soddisfatta."
A.S. di Foligno

"Ho usato i Fiori di Bach in una miscela già pronta su consiglio di una naturopata per aiutare un po' la mia autostima. Secondo me qualcosa han fatto (li ho usati la scorsa estate) però la certezza è relativa, visto che da un anno e qualche mese ho qualche problema con la depressione.
Piuttosto, mia mamma anni fa usava il biancospino per il cuore e ha funzionato benissimo, di quello sono certa!"
Chiara C.

"Anni fa ero all'estero e dopo quanche tempo cominciai a soffrire di quella che loro chiamano "home sickness" ovvero una forma grave di profonda nostalgia di casa. All'inizio nemmeno io me ne rendevo conto, ma stavo davvero male. Un mio caro amico mi consigliò l'Honeysuckle e io - che non conoscevo ancora i Fiori di Bach - lo assunsi con un po' di diffidenza.
Tuttavia dovetti ricredermi, perché in capo a due o tre settimane ero tornata in ottima forma e stavo benissimo con la mia nuova vita!"
M.C. di Perugia




Crediti
Camilla Marinoni - http://fioriarcani.jimdo.com
Cell. 347 23 707959
Email: camilla1317@gmail.com
Diplomata c/o L'Unione di Floriterapia - Corso triennale di Formazione e Ricerca in Floriterapia – Milano.
Iscritta al RIF (Registro Italiano Floriterapeuti)
Attestato per la Conformità ai criteri qualitativi, professionali e deontologici stabiliti dall’Interassociazione Arti per la Salute (IAS)

venerdì 16 settembre 2011

Animali senza parassiti

Una nostra lettrice ci chide, tramite la pagina di Facebook, qualche rimedio chem-free per aiutare i nostri amici animali a combattere pulci, zecche e atri insetti fastidiosi.
Si sa... i nostri animali di casa sono sempre felici di poter scorazzare all'aperto. E finché le giornate sono così belle possiamo ancora portarli al parco o ai giardinetti.
Tuttavia il pericolo di beccarsi pulci o zecche è sempre alto, perciò in questa scheda vediamo come proteggerli in maniera naturale.


Aglio
L’aglio assunto via orale rende la pelle del vostro animale di casa meno appetitosa per le pulci. Ovviamente i nostri amici non gradiscono tanto il sapore forte di tale bulbo, perciò ricorrete all’estratto di aglio in capsule (si trova facilmente insieme agli integratori alimentari per l’uomo). La dose orientativa è di mezza capsula ogni 5 kg di peso dell’animale, mescolata al cibo.

Lievito di birra
Sempre contro le pulci, stesso discorso come per l’aglio, ma in cucchiaini: mezzo cucchiaino di lievito ogni 5 kg di peso dell’animale, mescolato al cibo.

Bagno all’eucalipto contro le pulci
Lavate il vostro animale con uno shampoo neutro (sapone di marsiglia naturale), scicquate abbondantemente con acqua per togliere via il sapone e poi fate un ultimo risciacquo abbondante con un infuso di eucalipto forte:
4 cucchiai di foglie di eucalipto
1 lt di acqua bollita
Quando l’infuso si intiepidisce risciacquate bene il pelo del vostro amico. Gli oli di eucalipto hanno un forte potere insetticida.

Polvere naturale antipulci
230 gr di farina fossile
2 cucchiaini di o.e. di eucalipto*
2 cucchiaini di o.e. di citronella
2 cucchiaini di o.e. di lavanda
Mescolate la farina con gli oli in una ciotola e coprite con la pellicola per mezza giornata. Poi togliete la pellicola e coprite di nuovo con un panno di cotone. Quando la miscela sarà asciutta mescolate con una frusta metallica e conservate in un vaso di vetro a chiusura ermetica.
Da usare sul pelo dell’animale massaggiando.
ATTENZIONE
La farina fossile è una polvere ottenuta dai gusci delle conchiglie marine e si acquista nei vivai. NON usate la polvere per le piscine perché è troppo fine e potrebbe far male ai polmoni del vostro animale.
La miscela ottenuta non va comunque usata sui cuccioli, soprattutto sui gattini.

Spray antipulci
250 ml di amamelide distillata
10 gocce di o.e. di citronella
10 gocce di o.e. di eucalipto
20 gocce di o.e. di lavanda
Spruzzate sull’animale almeno una volta al giorno.

Lozione antiprurito alle tre C
2 cucchiai di calendula
2 cucchiai di consolida
2 cucchiai di camomilla
1 lt di acqua
Preparate un decotto facendo bollire le erbe per 5 minuti, spegnete il fuoco, lasciate intiepidire e filtrate. Usate questa lozione lenitiva e rinfrescante per risciacquare l’animale dopo il bagno: allevierà il prurito.

Olio di Neem**
Passate il pelo del vostro animale con un panno asciutto e poi imbevuto di poche gocce di olio di Neem. Quest’olio ha il potere di allontanare ogni tipo di insetto dal vostro animale: pulci, zecche, zanzare, tafani e così via.

Miscela “anti-tutto dappertutto”
Questa miscela tiene lontane zecche, pulci e altri insetti. Fate una miscela ana parti composta da:
o.e. di citronella
o.e. di lavanda
o.e. di eucalipto
o.e. di cipresso
o.e. di ginepro
e diluitela in acqua a seconda dei casi:
10 gocce  nell’acqua del bagno
20 gocce in un flaconcino spray da vaporizzare nella cuccia o comunque dove dorme e passa maggiormente il suo tempo
Dalle 5 alle 10 gocce sul pelo durante la spazzolatura quotidiana (a seconda della grandezza dell’animale).

Olio lucidante antiparassiti
100 ml di olio di mais (o girasole)
½ cucchiaino di olio di Neem
10 gocce di o.e. di lavanda
10 gocce di o.e. di eucalipto
10 gocce di o.e. di citronella
10 gocce di o.e. di cipresso
Miscelate bene ed utilizzate sul pelo del vostro animale (non i cuccioli)



NOTE
*Accertatevi che il vostro animale non sia allergico a qualcuno degli oli essenziali facendo una prova su una piccola zona di pelle.
**L’olio di Neem tende a solidificarsi, perciò scaldate un pochino la miscela prima di utilizzarla.


Fonti
1001 Rimedi Naturali – Ed. Tecniche nuove