lunedì 28 marzo 2011

Breve intro ai Fiori di Bach

Per questo nuovo post dobbiamo ringraziare Camilla Marinoni, esperta in Floriterapia, che oggi ci farà una breve introduzione ai Fiori di Bach.
Come lavorano i Fiori di Bach?
I fiori di Bach agiscono sul sistema emozionale e mentale e, come insegna la medicina psicosomatica, poiché la mente non è staccata dal corpo, hanno un’influenza anche sul corpo fisico.
Infatti il nostro corpo manda segnali fisici, da una semplice eruzione cutanea ad una malattia grave, che significa “c’è qualcosa in noi che non va”. Prendendo atto di questo sintomo e cercandone la risoluzione, si corregge anche l’aspetto emozionale o mentale in dissonanza.
La floriterapia non cura, quindi, la malattia, ma gli stati d’animo che hanno determinato il sintomo o la reazione ad un determinato evento
Nel sistema floriterapico del dr. Bach le 38 essenze vengono suddivise in sette gruppi: Paura, Incertezza, Mancanza d'interesse nel presente, Solitudine, Ipersensibilità a influenze esterne, Scoraggiamento e disperazione, Preoccupazione eccessiva per il benessere altrui.

Come si utilizzano?
I fiori vengono preparati attraverso la solarizzazione o attraverso la bollitura. Vengono quindi  diluiti in una bottiglietta con acqua e una parte di brandy (come conservante), e si prendono per bocca, di solito quattro gocce per quattro volte al giorno.
Ma possono essere utilizzati in molteplici modi. La fantasia e la creatività di ognuno di noi non ha limiti. Per esempio, mescolati ad una crema per utilizzarli a livello topico, oppure in una ciotola d’acqua per purificare l’ambiente.
I fiori di Bach possono essere utilizzati a tutte le età, non hanno controindicazioni, nessun effetto collaterale e non creano alcuna dipendenza, né hanno spiacevoli interazioni con medicine o altri preparati.
Personalmente li somministro anche ai miei animali con ottimi risultati.
Esiste, inoltre, un preparato per i casi d’emergenza, il Rescue Remedy, una miscela composta da cinque fiori, da utilizzare in caso di stress o forti traumi improvvisi. Questo è l’unico rimedio, tra quelli di Bach, che si deve utilizzare a distanza di pochi secondi, fino a che il problema rientra.
E’ quindi consigliabile averlo sempre con sé!

Chi era Edward Bach?
Il dr. Edward Bach (1886 – 1936) era un medico chirurgo gallese, famoso anche per la sua scoperta dei nosodi (batteri intestinali), che vengono tuttora utilizzati nella medicina omeopatica.
Nora Weeks, sua collaboratrice, racconta in un suo libro che durante una festa, egli notò dall’osservazione dei diversi comportamenti e delle reazioni degli individui presenti, che esistono sette tipi psicologici.
Questo lo portò a pensare se ogni malattia non corrispondesse ad un determinato stato d'animo tra i sette che aveva individuato, e, successivamente, se non fosse il contrario: se non fosse lo stato d'animo stesso a provocare la malattia.
Applicò prima questa sua scoperta ai nosodi, ma secondo lui questi erano ancora troppo invasivi.
Quindi iniziò a studiare alcune piante che avevano gli stessi effetti benefici dei batteri.
Nel 1928 si trasferì da Londra nel Galles, ed iniziò a girare per le campagne, e a preparare i primi fiori, corrispondenti agli stati d’animo che gli venivano in mente.
Bach era convinto che i fiori fossero più efficaci, poiché contenevano tutta l'energia della pianta a cui appartenevano, e che lavorassero non solo direttamente sulla funzione di un organo o dell'organismo, ma intervenissero a livello più sottile, cambiando lo stato psicologico del paziente, il terreno su cui la malattia si innestava.
Inoltre non erano invasivi, come invece erano i nosodi, che dovevano essere inoculati.


Breve bibliografia:
Edward Bach, Le opere complete, Macro Edizioni
Nora Weeks, La vita e le scoperte di Edward Bach, Guna Edizioni
Mechtild Scheffer, Terapia con i fiori di Bach, Tea

 

Camilla Marinoni
Cell. 347 23 707959
Email: camilla1317@gmail.com
Diplomata c/o L'Unione di Floriterapia - Corso triennale di Formazione e Ricerca in Floriterapia – Milano.
Iscritta al RIF (Registro Italiano Floriterapeuti)
Attestato per la Conformità ai criteri qualitativi, professionali e deontologici stabiliti dall’Interassociazione Arti per la Salute (IAS)

lunedì 21 marzo 2011

Primula di Primavera

Oggi è il primo giorno di Primavera, come non parlare del fiore simbolo di questa splendida stagione?

La primula è un fiore molto comune nei nostri prati mediterranei e spesso cresce spontanea con fiorellini giallognoli molto delicati. Anche se ormai i vivai sono pieni di tantissime varietà, è abbastanza facile trovare anche quella officinale.
E' un fiore molto versatile: si usa in medicina e anche in cucina! Le proprietà della primula sono semplici ma efficaci. Andiamo a vederle.


Rimedi medicali

Decotto contro la tosse
Bollire per 5 minuti 1 cucchiaio di rizoma di primula (si acquista in erboristeria) in circa 250 ml di acqua. Lasciar raffreddare, filtrare e dolcificare con miele.
2 tazze al giorno di questo decotto favorisce la cura dell'apparato respiratorio affetto da asma o bronchiti.

Infuso contro febbre e raffreddore
Fate un infuso mettendo 25 gr di fiori e foglie di primula in un litro di acqua bollente (a fuoco ormai spento) e attendere 10 minuti prima di filtrare e bere. Con due o tre tazze di questo infuso si combatte efficacemente il raffreddore e i suoi fastidiosi sintomi: lenisce trachea e polmoni, abbassa la febbre stimolando il sistema immunitario.


Contro l’emicrania
Far bollire per tre minuti un cucchiaino di radice essiccata e frantumata di Primula officinalis in 200 ml di acqua e lascia macerare per 15 minuti.
Tre tazze al giorni alleviano i disturbi dovuti all'emicrania.


In cucina

Insalata di primule, violette e margherite
Lavate bene i tre fiori (meglio se raccolti in un prato lontano da fonti di smog). Unite della lattuga e condite come una normale insalata. Se mangiata di sera, questa insalata donerà un dolce riposo naturale.

Insalata primavera
Unite in una ciotola foglie e fiori di primula, cimette di ortica fresca, qualche fogliolina di menta e fiori e foglie di tarassaco (e volendo anche qualche petalo di rosa). Condite con olio, sale e limone. Una sferzata di freschezza!





Fonti:
http://erbemedicinali.netsons.org


Immagine 1 | Wikimedia 

martedì 15 marzo 2011

L'Alloro degli Dei

Fa veramente riflettere il fatto che le erbe più comuni siano così utili al nostro organismo sotto ogni punto di vista. L’alloro è certamente una delle più pratiche e possiede proprietà incredibili. Perciò bando alle chiacchiere e sotto con la scheda!

L'alloro (lauro nobilis o baio) è una pianta conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà digestive. Profumatissimo e aromatico è largamente usato in cucina e come pianta ornamentale, ma ultimamente viene sfruttato soprattutto in erboristeria per le sue proprietà digestive e in cosmesi per la sua capacità di purificare la pelle. L'alloro vanta altre notevoli proprietà salutari, in particolare combatte i dolori di stomaco e l'inappetenza. Le foglie giovani contengono una maggiore concentrazione di principi attivi. Dai frutti della pianta (le bacche autunnali) si estrae un olio essenziale che può essere utilizzato esternamente per frizioni nella cura dei reumatismi, delle distorsioni e delle slogature.


Uso erboristico

Infuso digestivo
40 gr. di foglie d'alloro
20 gr. di foglie di malva
20 gr. di fiori di camomilla
20 gr. di semi di anice
Versare un cucchiaio per tazza. Essendo un infuso che favorisce la digestione si consiglia di berlo dopo i pasti.

Infuso antinfluenzale
10 gr. di foglie fresche
Lasciare in infusione per 5 minuti e, dopo averlo bevuto, mettersi a letto ben coperti. Bere 2 volte al giorno.


Cosmesi

Bagnoschiuma all'alloro
In farmacia comperate un bagnoschiuma neutro (senza profumazioni o particolari proprietà), travasatelo un una bottiglia o vaso di vetro a chiusura ermetica e infilateci qualche foglia di alloro (senza esagerare: ne bastano 3/4 foglie per un lt di sapone). Lasciate il tutto in un luogo non umido e lontano dai raggi solari per almeno un mesetto. Potete utilizzare il bagnoschiuma anche senza togliere le foglie poiché, per un processo naturale chiamato osmosi, continuano a rilasciare i princìpi attivi fino alla fine.
Se vi piace potete aggiungere due o tre gocce di olio essenziale di alloro o di limone.

Saponetta all’alloro
200 gr di sapone di marsiglia o di aleppo
15 gr di alloro finemente polverizzato
10 gocce di o.e. di alloro
succo mezzo limone
Sciogliere il sapone a bagnomaria con il succo di un limone la polvere di alloro (deve essere polverizzato perché la foglia è molto dura e potrebbe risultare fastidiosa quando passata sulla pelle). Mescolare con un cucchiaio di legno e appena il sapone è ben sciolto, spegnere il fuoco e aggiungere l’olio essenziale. Amalgamare, il composto e versarlo in uno stampo. Oppure aspettare che si intiepidisca tanto da poter essere manipolato, quindi farne un panetto e lasciare indurire.

Sapone di glicerina all’alloro
200 gr di sapone alla glicerina
acqua qb
10 gocce di o.e. di alloro
Sciogliere la glicerina a bagnomaria; una volta sciolto aggiungere l’olio ess. e rimestare per qualche secondo, poi spegnere il fuoco. Versare il composto in una formina adatta allo scopo e lasciar raffreddare per almeno 3 ore.

Bagno aromatico e antireumatico*
Nell’acqua calda della vasca gettate un sacchetto di tulle riempito con abbondanti foglie fresche di alloro, un cucchiaio di sale grosso, salvia, timo e rosmarino.

Bagno anti-stress
5 o 6 grosse manciate di foglie d'alloro
2 litri d'acqua
Fare un decotto lasciando bollire per 1/4 d'ora, mettere nella vasca e rimanervi per 1/4 d'ora. Dopo rimanere 10 minuti sul letto.


Ricette
Come detto l'alloro è molto usato in cucina per aromatizzare tanti tipi di piatti, per cui quelle che presentiamo sono solo alcune delle numerose ricette a base di questa famosa pianta sempreverde.

Cipolline agrodolci
300 gr di cipolline
40 gr di zucchero
15 gr di farina
100 gr di aceto di vino
Sale qb
Alloro qb
In un pentolino mettere a cuocere le cipolline per pochi minuti con le foglie di alloro. In un’altra scaldare fino a leggera doratura lo zucchero con la farina; quindi aggiungere l'aceto. Unire il tutto e far cuocere per qualche minuto con nuove foglie di alloro al posto di quelle vecchie. Correggere aceto o zucchero fino a raggiungere il grado di agro-dolcezza desiderato.

Digestivo all’alloro
½ litro di alcool per liquori
½ litro di acqua minerale
20 foglie di alloro fresco
250 gr di zucchero
Sciogliere lo zucchero nell'acqua in modo da ottenere uno sciroppo molto liquido; unire gli altri ingredienti e lasciare in infusione per 4 giorni, agitando di tanto in tanto. Filtrare il tutto in una bottiglia togliendo le foglie di alloro, che nel frattempo avranno ceduto il colore all'alcool facendolo diventare di uno splendido color smeraldo.
Lasciar riposare per circa un mese prima di berlo.

Laurino
30 foglie di alloro sane e verdi
500 ml di alcool per liquori
250 gr zucchero
500 ml di acqua minerale
un bastoncino di cannella
5 chiodi di garofano
In un vaso a chiusura ermetica mettere le foglie di alloro insieme a cannella e chiodi di garofano, poi riempire con l’alcool e lasciare in infusione per almeno 15 gg, agitando di tanto in tanto. Una volta trascorsi i 15 gg sciogliere lo zucchero in acqua fino ad ottenere uno sciroppo e lasciar raffreddare; filtrare bene l’alcool e  infine unire con lo sciroppo in una bottiglia. Attendere almeno una ventina di giorni prima di consumare.

Pere vino e alloro
4 pere belle sode e succose
6 foglie d’alloro
1 cucchiaio di miele abbondante
500 ml di vino rosso
80 gr di zucchero di canna
In una casseruola scaldare vino, zucchero, miele e 2 delle foglie di alloro; portare ad ebollizione mescolando ogni tanto.
Nel frattempo pelare le pere lasciando intatto il picciolo, poi immergerle nella casseruola. Se non sono completamente coperte dal liquido, coprire con un foglio di carta da forno. Cuocere per una mezz’ora scarsa, controllando che le pere non si cuociano troppo o troppo poco (meglio controllare con una forchetta).
Togliere le pere e posarle su un vassoio, ma continuando a cuocere il liquido per ottenere una bella salsa densa. In questo modo potrete servire le pere con qualche cucchiaio di salsa e una foglia di alloro come decorazione… se poi siete davvero golose aggiungete una pallina di gelato alla vaniglia ;)


Curiosità
L’alloro era un albero molto sacro nell’antichità, in particolar modo per i Greci che lo consideravano proprio di Apollo, grazie alla leggenda di Daphne, che per fuggire dalla presa del dio delle arti (oltre che del sole), chiese a Gea di essere tramutata in un albero. Per questo poeti, atleti e imperatori venivano consacrati con una corona d'alloro in testa. Ancora oggi si dice “laureato” colui che ha conseguito l’eccellenza nel sapere; inoltre l’alloro si usa quale simbolo di associazioni sportive o culturali.

Qui a fianco il quadro di John William Waterhouse intitolato "Apollo e Daphne" del 1908





NOTE
- Tutte le ricette contrassegnate con l’asterisco (*) sono di mia creazione e testate solo su di me, perciò vi prego di fare attenzione e di leggere bene il disclaimer prima di provarle su di voi.
- Quando parolo di olii essenziali mi riferisco sempre e comunque ad olii purissimi e ingeribili.

Altre fonti:
http://www.qualcosadirosso.com
http://www.spigoloso.com

venerdì 11 marzo 2011

Ceretta fatta in casa... dolce dolce!

Mi scrive un'amica tramite la pagina di Facebook per avere qualche info sulle cerette fai-da-te.

Ciao Monica, ti scrivo perché ho una perplessità che potrebbe rientrare nel tuo campo d'azione. Hai familiarità con la ceretta allo zucchero? Io me ne sono invaghita leggendo le varie testimonianze perciò ho provato a farmela seguendo questo dosaggio: 2 tazze di zucchero, 1 di acqua, 1 di limone. Cuocere finché non addensa e caramella e poi lasciar freddare un po'.
Premetto che avevo un solo limone in casa, quindi il dosaggio del limone non era sicuramente rispettato. Ho lasciato cuocere un sacco per essere sicura che addensasse e ho lasciato a raffreddare un giorno.
Ora, in teoria dovresti formare una pallina e rotolartela sul corpo e dovrebbe lasciarsi manipolare come plastilina o giù di lì. La mia miscela prende forma in effetti e posso schiacciarmela sul corpo, ma poi non viene più via: si scalda e si squaglia! Infatti l'ho messa un po' a bagnomaria e usata con spatola e strisce come una normale ceretta... solo che funziona di meno!
Quindi, dopo tutto questo papiro introduttivo la domanda è questa: cosa posso correggere, e come?
Grazie e a presto!
Elisa B.

Ciao Elisa.
Credo che tu stia parlando della “sokkar”, una ceretta naturale di origine araba. Se non sbaglio la ricetta prevede l'utilizzo di acqua fredda per far sì che il composto appiccicato sulla pelle, venga via più facilmente. Cioè: prima passi la pallina spalmandola sulla gamba seguendo il verso dei peli, poi la freddi con l'acqua e subito strappi dalla parte opposta.
Il limone non ha alcuno scopo diretto nell'asportare o meno i peli, serve solo come purificante della pelle e per profumare la ceretta, perciò non importa se ne hai messo un po' meno, perché essendo un liquido la quantità comunque svanisce durante l'addensamento.



Qui di seguito riporto la ricetta della sokkar che conosco io e una seconda ricetta, nel caso volessi provare con il sistema classico. Premetto che io non le ho mai provate, ma conosco alcune ragazze che si sono trovate bene.

Ceretta depilatoria al limone
1 tazza di acqua
1/2 tazza di succo di limone
2 tazze di zucchero
Bollire l'acqua e il limone a fuoco lento per circa 15 minuti. La miscela diventerà dorata e viscosa e a quel punto avrà la densità di una ceretta. Togliere dal fuoco e versare in un barattolo per farla raffreddare. Usare questa ceretta con strisce di stoffa ricavate da vecchie lenzuola o fazzoletti.
Questa ceretta, semplicissima da fare, non macchia, non sporca e nel caso di versamenti si rimuove facilmente con una spugna da tutte le superfici lavabili.

Sokkar (ceretta naturale araba)
2 tazzine di zucchero
1 tazzina di succo di limone
1 tazzina d’acqua
Scaldare gliingredienti in un pentolino e mescolare finché la miscela non sarà abbastanza caramellata, insomma della consistenza giusta ad una ceretta. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare. Prima che il composto si solidifichi bagnarsi le mani con acqua ben fredda e manipolarlo fino ad otterene una pallina, poi passarlo sulla gamba seguendo la direzione di crescita del pelo e rimoverlo nel senso contrario.
Ripetere il procedimento fino a depilazione completa: una pallina ben lavorata basta per depilare entrambe le gambe.


martedì 8 marzo 2011

La Mimosa delle donne


La mimosa è molto più utile sulla pelle delle donne che non infiocchettata in un rametto per la Festa delle Donne.
Tante ricettine semplici ed efficiaci per il corpo e per l'anima... e vi assicuro che alla fine del post amerete la mimosa molto più di quanto abbiate mai fatto!


Mimosa Zen
L’olio di mimosa svolge un’importante azione calmante negli stati di ipertensione, nervosismo, e stress. In questi casi basta versare una goccia di o.e. di mimosa su un batuffolo d’ovatta e annusarla per qualche minuto.
In caso di delusione amorosa o di un forte spavento scaldate un pentolino d’acqua e versate due o tre gocce di o.e. di mimosa e fate le inalazioni. Ristora la psiche e consola l’anima.

Sogni d’oro*
Per una dormita davvero riposante preparate una tisana di camomilla e versate una goccia di o.e. di mimosa nella tazza. Dormirete profondamente e vi risveglierete finalmente riposate.

Olio “Mimosa VS arrossamenti”*
1 cucchiaino di olio di mandorle
1 goccia di o.e. di mimosa
Questo semplicissimo olio protegge la pelle dagli agenti esterni invernali come vento e freddo pungente. Evita gli arrossamenti e le irritazioni, fornendo un gradevole effetto calmante.

Gel dopo-giornataccia*
1 cucchiaio di gel di aloe vera purissimo
2 gocce di o.e. di mimosa
1 goccia di o.e. di camomilla
Passate questo gel sulla pelle dopo averla lavata – evitando il contorno occhi – e massaggiate dal basso verso l’alto, anche il collo, fino a completo assorbimento.
Questo delicatissimo gel è ottimale per concludere una giornata passata all’aria aperta, sia in caso di sole, sia in caso di vento freddo. Calma le irritazioni cutanee, il prurito ed evita l’esfoliazione della pelle.

Olio da notte anticouperose
20 ml di olio di jojoba o di mandorle
3 gocce di o.e. di mimosa
Dopo aver lavato il viso prima di andare a dormire, passate quest’olio sulla pelle massaggiando delicatamente.

Non più mani arrossate*
1 cucchiaino di burro di karité
2 goccia di o.e. di mimosa
Scaldate un cucchiaino di burro di karité puro e aggiungete 2 gocce di o.e. di mimosa. Passate la pomata ottenuta sulle mani per avere pelle morbida e libera dagli arrossamenti.


NOTE
- Tutte le ricette contrassegnate con l’asterisco sono di mia creazione e testate solo su di me, perciò vi prego di fare attenzione e di leggere bene il disclaimer prima di provarle su di voi.
- Quando parolo di olii essenziali mi riferisco sempre e comunque ad olii purissimi e ingeribili

Fonti:

martedì 1 marzo 2011

La SPA fatta in casa.

Capita a tutte prima o poi di avere finalmente una giornata libera da dedicare a se stesse: un domenica piovosa, un impegno disdetto… o più semplicemente qualche ora volutamente presa per rilassarsi un po’. Sarà un ottimo momento per poter improvvisare una Spa rilassante nella comodità di casa propria.

NOTA: tutte le ricette contrassegnate con l’asterisco sono di mia invenzione e testate solo su di me, perciò vi prego di fare attenzione e di leggere bene il disclaimer prima di provarle su di voi.

Impacco nutriente per capelli
2 cucchiai di olio di mais
2 gocce di olio essenziale di lavanda
Mescolare i due ingredienti e passare il prodotto su tutta la capigliatura, massaggiando dolcemente la cute. L’olio di mais ammorbidisce e nutre i capelli, mentre la lavanda purifica la cute e rende i capelli luminosi. Tenere l’impacco per almeno mezzora con un asciugamano in testa. Lavare con uno shampoo neutro, possibilmente di marsiglia.

Perle effervescenti per il viso
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di vitamina C in polvere (le tavolette effervescenti andranno benissmo) o di acido citrico polverizzato (sempre in farmacia)
¼ di cucchiaino di borace (in farmacia)
1 cucchiaino di olio di mandorle
1 capsula di vitamina E
5 gocce di olio essenziale di arancio dolce
Mescolare gli ingredienti secchi in una ciotola. Aggiungere gli olii lentamente e mescolando bene. Fare delle palline e premere bene. Lasciarle asciugare su fogli di carta da cucina in un luogo secco per 10 giorni. L'impasto è molto friabile, se si hanno difficoltà a lavorarlo aggiungere qualche goccia di olio di mandorle.
Lavare bene il viso con un sapone neutro e poi procedere con una pallina in una ciotola di acqua calda; lo sfrizzolìo aprirà i pori della pelle mentre le vitamine faranno il loro dovere. Infine l’o.e. di arancio tonifica e distende la pelle del viso.

Tisana “Hammam”
Preparare una tisana rilassante e molto gradevole è semplicissimo. Aggiungere all’acqua calda un cucchiaino di miscela di erbe così ottenuta: cardamomo, tiglio, melissa e rosa in parti uguali. Addolcire con miele.
Potrete sorseggiarla mentre siete nella vasca da bagno...



Bagno rilassante antistress
Riempite la vasca da bagno e aggiungete un paio di cucchiai di bicarbonato di sodio. Intanto che la vasca si riempie fate un sacchetto con del tulle e riempitelo di erbe fresche come fiori di lavanda, petali di rose, fiori di gelsomino, scorza d’arancio e rametti di rosmarino. Chiudetelo con un nastrino e gettatelo in acqua. Poi versate nell’acqua 5 gocce di o.e. di lavanda, 5 di arancio e 5 di gelsomino.
Immergetevi e non pesate più a niente :)

Maschera defatigante*½ cucchiaio di frullato di cetriolo
½ cucchiaio di gel di aloe purissimo
2 gocce di o.e. di limone.
Mescolare bene gli ingredienti e stendere il composto ottenuto su tutto il viso, contorno occhi compreso (ma facendo molta attenzione). Tenere per circa 20 minuti e risciacquare. Questa maschera defatigante toglie i segni della stanchezza, rinfresca la pelle del volto e grazie all’olio essenziale del limone schiarisce la pelle, la leviga e drena le borse sotto gli occhi.

Tonico rinfrescante
Infuso forte di camomilla (una bustina in 100 ml di acqua calda)
succo di mezzo limone
5 gocce di o.e. di rosa
Questo tonico rinfresca la pelle, la rende elastica e ne restringe i pori.

Denti bianchi e alito doc
Lavare i denti con un po’ di bicarbonato di sodio sullo spazzolino e sciacquare la bocca con un infuso fresco di menta con aggiunta del succo di mezzo limone.
Questo trattamento va fatto al massimo una volta ogni 15/20 giorni. Sbianca i denti, rinforza le gengive e purifica il cavo orale.

Crema vellutante per le mani
Infuso di camomilla
30 ml di succo di limone
20 ml di olio di mandorle
15 ml di burro di cacao (quello naturale, non lo stick!)
5 gocce di o.e. di rosa
5 goce di o.e. di gelsomino
5 gocce di o.e. di limone
Fare un infuso semplice di camomilla (una bustina in 200 ml di acqua calda) e lasciar intiepidire. Nel frattempo scaldare a fuoco basso il succo di limone, l’olio di mandorle e il burro di cacao. Aggiungere l’infuso di camomilla, togliere dal fuoco, aggiungere gli olii essenziali e amalgamare fino ad ottenere una crema morbida e omogenea.
Questa crema rende le mani molto vellutate, schiarisce le macchie e profuma la pelle.
Potete conservare questa crema in un vasetto a chiusura ermetica per qualche mese.

Olio levigante per il corpo*
3 cucchiai di olio di riso
5 gocce di o.e. di incenso
10 gocce di o.e. di rosa mosqueta o damascena
Una volta mescolati gli ingredienti, massaggiare vigorosamente il corpo con movimenti circolatori e dal basso verso l’alto. Quest’olio nutre ma non unge ed è perfetto per trattare zone come pancia, glutei, braccia e decolleté.

Gel rinvigorente per le gambe*
2 cucchiai di gel di aloe
1 cucchiaino di tintura madre di mirtillo
10 gocce di o.e. di menta piperita
5 gocce di o.e. di eucalipto
Amalgamare bene gli ingredienti e passare il gel ottenuto su tutta la lunghezza delle gambe. Massaggiare con movimenti circolari dal basso verso l’alto fino a totale assorbimento.

Pediluvio rilassante e profumato*
In una bacinella di acqua calda versare un composto di erbe fresche tritate (menta, timo, lavanda, salvia e rosmarino). Poi aggiungere un cucchiaio di bicarbonato, 5 gocce di o.e. di eucalipto e altre 5 di timo. Durante il pediluvio eliminate la pelle morta con una pietra pomice.

Crema idratante post pediluvio*
Una volta finito il pediluvio passare una crema idratante così ottenuta:
1 cucchiaino di burro di karité (puro, cioè durissimo…)
1 cucchiaio di olio di mandorle
3 gocce di o.e. di menta
Sciogliere il burro di karité a bagnomaria, aggiungere l’olio di mandorle, l’o.e. di menta, poi spegnere il fuoco e lasciar raffreddare.
Passare la crema dopo il pediluvio è importantissimo perché evita che la pelle si indurisca nuovamente.


Spero che questa idea della HomeSpa vi abbia stuzzicate. Ovviamente potrete impreziosire la vostra esperienza con candele, incensi e una bella musica rilassante in sottofondo. Qualsiasi cosa decidiate di fare, alla fine della giornata sarete molto più serene e ringiovanite ;)


Crediti d'immagine
Tisana: Fotografia di mia proprietà